Si è concluso ieri Milano Moda Uomo, e dopo le prime sfilate al ritmo di una ricerca dell'essenzialità e funzionalità perduta, ecco che arrivano ulteriori grandi conferme in casa
Marni, dove gli elementi basici dell'abbigliamento maschile prendono vita grazie a giochi di righe e stampe, che si fondono alla perfezione con la rigidità delle linee e pulizia delle silhouette; risuonano poi dall'ultimo piano del grattacielo Pirelli con la presentazione di
Fendi, dove si respira in profondità la lussuosità dell'essenzialità, per un uomo iper moderno, arricchito unicamente da accessori in materiali preziosi quali coccodrillo e pitone; ma soprattutto raggiunge la sua sublimità in casa
Prada, per cui Miuccia disegna un uomo all'insegna del minimalismo piu informale e chic, un mood androgino fatto esclusivamente di geometrie e colors block .
Poi ovviamenta appare lui, Re
Giorgio Armani, l'eleganza e lo stile supremo. Completi come sempre impeccabili, spesso in principe di Galles, i pantaloni sono morbidi, le giacche destrutturate, non costringono mai il corpo ma non lo nascondono, ne disegnano le forme e i volumi con reffinata delicatezza. Non mancano ovviamente i look piu casual, i colori sono i classici, mai banali, super attuale, very chic!
Perchè come sostiene Franca Sozzani
" La semplicità è più difficile da creare della stravaganza fine a se stessa".
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Marni |
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Fendi |
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Prada |
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Giorgio Armani |
Ci piace poi la freschezza e la spontaneità dell'uomo di
Ermanno Scervino, giovane e dall'aspetto trasandato, ma curato nella scelta di ogni minimo dettaglio e accessorio. Sofisticati i completi e gli accostamenti dei colori, dal celeste polvere al verde menta, abbinati ai navy e al militare.
Bella l' elegante ironia dell'uomo immaginato da
Vivienne Westwood, in cui camicie e completi stampati, shorts e maxi cardigan dalle linee morbide, si alternano ad inediti abiti sartoliali accompagnati da immancabili dettagli giocosi quali coroncine floreali, bretelle e cappelli di paglia.
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Ermanno Scervino |
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Vivienne Westwood |
Sportivo e dinamico, ipertecnologico ma sempre più raffinato nel suo genere, questo l'uomo proposto da
Bikkembergs, tra gli aranci e i blu elettrici, insolite e fresche stampe e trasparenze.
Interessante nella sua calibrata stravaganza l'uomo di
Roberto Cavalli, come sempre ricercato e amante del glamour, che si accende di toni futuristici e metallici, un gusto che non passa inosservato.
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Bikkembergs |
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Roberto Cavalli |
E poi finalmente colore, colore e colore. Ironica e giocosa come da trazione la collezione di
Moschino, un divertentisimo gioco di contrasti tra le stampe pop tipiche degli anni '60 e i tagli raffinati e sartoriali dei pezzi proposti, tinte vivaci e accessori divertenti. Una collezione coinvolgente. E' poi un tripudio di emozioni e allegria la passarella di
Salvatore Ferragamo, sulla quale Massimiliano Giornetti ormai reinterpeta con maestria e superba abilità l'eleganza della storica Maison in chiave contemporanea. Gli aranci, i gialli, i verde acqua e gli ottanio si mescolano ai pastello e ai dettagli fluo in completi da vero e proprio gentlemen, che acquistano così un aspetto piu leggero e dcostruito. Non è da meno Frida Giannini per
Gucci, una collezione dalle sfumatutre del Mediterraneo, i completi sono asciutti, i pantaloni sono corti con piega centrale e risvolto, affichè il mocassino della Maison, che nel 2013 compierà il suo 60° anniversario, ne sia principale protagonista.
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Moschino |
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Salvatore Ferragamo |
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Gucci |